Ecomafia 2015: corrotti, clan e inquinatori - i ladri di futuro all'assalto del Belpaese
di Legambiente
Napoli, Marotta e Cafiero Editori, 2015
Ogni anno l’associazione ambientalista Legambiente in collaborazione con magistratura e dipartimenti responsabili dei reati ambientali delle forze dell’ordine redige un impressionante quadro di come la criminalità organizzata variamente collegata a segmenti della società civile arreca gravi danni ambientali e sanitari al territorio e alla popolazione.
Descrizione
A 21 anni dalla prima edizione, il Rapporto Ecomafia cambia veste. Senza trascurare i numeri che ci restituiscono l’immagine concreta della criminalità ambientale nel nostro Paese, abbiamo messo a fuoco il tema della corruzione, analizzandone le dinamiche nei settori ecocriminali, dedicando maggiore attenzione alle strategie, agli “schemi di gioco”, piuttosto che alle singole inchieste che hanno contraddistinto l’ultimo anno.
Usando questa lente, l’assalto all’ambiente, all’economia, al tessuto sociale del Belpaese appare in tutta la sua forza devastatrice. Clan e faccendieri, ma anche imprenditori senza scrupoli, funzionari dello Stato infedeli e colletti bianchi sono i veri protagonisti di queste pagine. La loro azione trova spazio tra uffici pubblici e sedi di società private, violando o addomesticando le leggi, mettendo olio negli ingranaggi della macchina burocratica.
E gli appalti sono il campo d’azione prediletto. Da Nord a Sud il lavoro investigativo mostra questi meccanismi corruttivi con impietosa chiarezza: che si tratti di edilizia, di gestione di servizi o del redditizio settore agroalimentare, di specie protette o di opere d’arte. I professionisti dell’ecomafia sono imprenditori ad alto tasso di competitività, che possono contare su grandi disponibilità di denaro e su una vasta ed efficiente rete di complici.
Ma esiste anche una rete che a dimostrato di essere più forte: è quella delle forze che accanto a Legambiente hanno serrato le fila per arrivare a maggio 2015 all’approvazione della legge che introduce cinque delitto contro l’ambiente nel codice penale. Una vittoria di civiltà, l’abbiamo ribattezzata. Un importante argine all’azione dei ecocriminali, con o senza coppola, che ora avranno vita ancora più difficile.
Autore
Legambiente è un’associazione senza fini di lucro nata nel 1980 sulla scia dei primi movimenti ecologisti e antinucleari. La sua attività si basa sull’ambientalismo scientifico, che unito a un costante lavoro di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini, l’ha resa l’organizzazione ambientalista più diffusa sul territorio, con oltre 115mila tra soci e sostenitori, mille gruppi locali e 30mila classi che partecipano a programmi di educazione ambientale. Energia e rifiuti, cambiamenti climatici e Mediterraneo, aree naturali e centri urbani, qualità dell’aria e delle acque, innovazione e green economy, turismo e beni culturali, pace e diritti: sono tanti i fronti su cui promuove campagne, organizza iniziative, denuncia illegalità. Con l’Osservatorio nazionale ambiente e legalità (Onal), svolge attività di ricerca, analisi e denuncia sul fenomeno delle ecomafie. Redige ogni anno il rapporto Ecomafia, nonché documenti e dossier su temi specifici, come l’abusivismo edilizio, i traffici di rifiuti, i mercati illegali nella globalizzazione. L’ufficio si occupa inoltre di raccogliere e verificare, attraverso la rete dei circoli Legambiente e gli enti preposti al controllo del territorio, le segnalazioni che provengono dai cittadini. Parte integrante dell’Osservatorio è il Centro di azione giuridica (Ceag), la rete nazionale di avvocati che si occupa delle questioni legali e delle vertenze giudiziarie promosse dall’associazione.
Dettagli
- Casa editrice: CAROTTA E MAFIERO EDITORI
- Data d’uscita: 2015
- Pagine: 190
- Prezzo indicativo: 18€
- ISBN: 9788897883456