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La chiesa con l'attestazione tedesca del «Gallo verde»

Eco-chiesa: quella valdese è la più «verde»

A Milano il primo luogo di culto italiano con una certificazione ambientale

La chiesa con l'attestazione tedesca del «Gallo verde»

Eco-chiesa: quella valdese è la più «verde»

A Milano il primo luogo di culto italiano con una certificazione ambientale

Il simbolo della certificazione «Gallo verde»Il simbolo della certificazione «Gallo verde»
Le prove e le ispezioni erano cominciate tre mesi fa. Quando, dalla Germania, è arrivata a Milano l’esaminatrice dell’ufficio ambiente ed energia della Chiesa evangelica del Baden. Venuta per assicurarsi che una chiesa italiana avesse le carte in regole per ricevere una certificazione ambientale, creata apposta per i luoghi di culto. Il «Gallo verde», attestato di gestione ecologica Iso 14001 creato dai tedeschi nel 2005 e assegnato in questi anni a più di 400 luoghi sacri tra Germania, Francia, Austria e Ucraina. E ora, per la prima volta, dopo aver raggiunto tutti i requisiti per riuscire ad averlo, da gennaio, anche in Italia. Ad aggiudicarselo il tempio valdese di via Sforza a Milano, che nei giorni scorsi ha ricevuto l’ambita pergamena davanti alle autorità milanesi.

EMISSIONI E FEDE - Un riconoscimento, per cui si lavora dal 2007 quando, durante un’assemblea ecclesiastica, un fedele di origine tedesca raccontò di come si stava muovendo la Chiesa in Germania per infondere la cultura dell’ambiente. Un orizzonte verde, invocato anche dalla parola del Signore e di cui i testi sacri sono pieni. Certo, non di risparmio energetico e di controllo delle emissioni di CO2, ma senza dubbio identici nel concetto di fondo. Ossia il rispetto degli uomini, di tutte le creature viventi e del nostro pianeta.

ECO-CHIESA – Una missione presa seriamente dai valdesi che, negli ultimi anni, hanno lavorato duramente per assicurarsi la certificazione verde. «Per una realtà piccola come la nostra», racconta Laura Baldassini, responsabile del team ambientale del centro valdese, «è stato uno sforzo, umano ed economico, raggiungere i requisiti richiesti dalla certificazione Gallo». E a fare la differenza con le chiese protestanti in Germania sono soprattutto i numeri. «I parametri richiesti e le linee programmatiche sono rigide. Ed è diverso fare un lavoro in cento rispetto a dieci persone». Come, per esempio, conteggiare tutti i consumi. «Raccogliere i dati è stato complicato perché non sapevamo come farlo. Ma poi, a piccoli passi, siamo riusciti a fare tutti i calcoli. E a raccogliere tutti i consumi elettrici e le emissioni di anidride carbonica per studiare come ridurli e contenerli». Un cammino cominciato con la ristrutturazione del tempio stesso, dove sono state cambiate tutte le vetrate. «Grazie alle nuove vetrate abbiamo potuto sfruttare meglio la luce naturale, diminuendo il consumo della corrente elettrica».

MODELLO VALDESE – Piccoli passi che, negli ultimi tre anni, non si sono più arrestati. Diventando una vera e propria marcia verde. «Abbiamo abolito completamente la plastica nelle agapi, ossia durante i pranzi di chiesa», sostituendo bicchieri, piatti e forchette usa getta con nuove posate in ceramica. «Si tratta di uno sforzo non solo ecologico, ma anche un impegno per i nostri fratelli che poi, terminati i convivi, devono fermarsi a lavarli. Un impegno dove tutti devono metterci del proprio, in tempo e fatica». Interventi che sono andati in direzione anche sull’uso consapevole dell'auto per andare in chiesa. Con gruppi organizzati di persone per riempire completamente le vetture. Ma anche verso gli acquisti collettivi con la creazione di un Gas (Gruppo di acquisto solidale) di fedeli.

PULCINO VERDE - A colpire gli esponenti verdi della chiesa tedesca, soprattutto il lavoro sulla formazione e le modalità di diffusione delle tematiche ambientali. «In questi anni», spiega Baldassini, «abbiamo creato giornate ecologiche per i bambini, i nostri pulcini verdi. Si tratta di piccole vacanze dove si affrontano i tempi del risparmio energetico e idrico, ma anche di laboratori sul riciclo e di giochi e riflessioni incentrati sull’inquinamento». Un sistema educativo e di preparazione al rispetto ambientale che a ricevuto il plauso di tutto il Gallo Verde. «Con i bambini è più facile perché, rispetto alle generazioni precedenti, il tema della salvaguardia ambientale fa già parte della loro quotidianità».

SCENARI FUTURI – Un lavoro che, anche a certificazione avvenuta, il tempio valdese vuole comunque allargare. «Stiamo mettendo a punto una piccola guida per diffondere la certificazione e i suoi criteri alle altre chiese. Non solo protestanti, ma anche di altre confessioni. Mettendoci a disposizione per spiegare e aiutare le altre realtà a ottenere la certificazione Gallo». In più, dalla Germania sono arrivati anche altri suggerimenti su cui meditare. «Ci hanno suggerito», conclude la responsabile del team ambientale, «di fare uno studio sui fornitori di energia elettrica, guardando chi utilizza le rinnovabili. E di verificare che le aziende addette alle pulizie utilizzino prodotti eco-compatibili. Tutti passi che, nei prossimi tre anni, valuteremo. Insieme ai nuovi lavori per ridurre ulteriormente i consumi».

(modifica il 13 febbraio 2013)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Carlotta Clerici
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